Salmo 37
I passi dell'onesto sono guidati dal SIGNORE; egli gradisce le sue vie. Se cade, non è però abbattuto, perché il Signore lo sostiene prendendolo per mano" (vv.23,24).
Quando si cammina si può inciampare e cadere. Questo purtroppo avviene anche nella nostra vita: cadere, sbagliare, fallire.
1. Dio prevede le cadute
Le cadute, che “sorpresa” per noi. “Se cade…”. Dio non gradisce nessuna caduta, ma sa che può succedere e “Come un padre è pietoso verso i suoi figliuoli, così è pietoso l’Eterno verso quelli che lo temono. Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siam polvere” (Sal.103:13,14).
2. Dio ci sostiene
Perché quest’uomo, se cade, non è completamente abbattuto? “…perché il Signore lo sostiene”. E’ meraviglioso questo!
È vero, talvolta inciampiamo e cadiamo, ci sbucciamo le ginocchia spirituali ed abbiamo anche dei segni addosso che necessitano di cure attente da parte del “Buon Samaritano”, ma Dio ci sostiene: “Molte sono le afflizioni del giusto; ma il Signore lo libera da tutte. Egli preserva tutte le sue ossa; non se ne spezza neanche uno” (Sal.34:19,20); “Quand’ho detto: ‘Il mio piede vacilla’, la tua bontà, o Signore, m’ha sostenuto” (Sal.94:18).
3. Non siamo abbattuti
“Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo; perplessi, ma non disperati” (2 Cor.4:8).
Abramo cadde, ma fu ristorato! Giacobbe cadde, ma fu trasformato! Davide cadde, ma fu perdonato! Pietro cadde, ma fu potenziato!
“A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria al Dio unico, nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere prima di tutti i tempi, ora e per tutti i secoli. Amen ” (Giuda 24,25).
4. Dio ci prende per mano
“perché il Signore lo sostiene prendendolo per mano” (Pietro).
La benefica mano di Dio è su noi se gli siamo fedeli!
Le potenti braccia di Dio non hanno mai registrato nessuna perdita! “Nessuno le rapirà dalla mia mano”.
Conclusione
Ma sempre Dio ci sostiene? Questo è un “uomo onesto”!
Siamo “uomini dabbene” perché non confidiamo nella nostra bontà, ma “confessiamo i nostri peccati” sapendo che “Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (1 Giov.1:8,9; 2:1,2). Vogliamo sempre confessare i peccati al Signore, come Davide: “O Signore… Distogli lo sguardo dai miei peccati, e cancella tutte le mie colpe. O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo. Non respingermi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga” (Sal.51:1-12).
Facciamo sempre la scelta giusta, desiderando vivere come piace al Signore. Se i nostri passi sono da uomini “onesti, dabbene”, non saremo mai abbattuti, Dio ci sosterrà!
V.M
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